domenica 2 settembre 2012

Ricordi


E' appena affiorato uno sbiadito ricordo, sfogliando un'album di una pagina che mi ha consigliato un'amica.
Non ricordo quanti anni avevo, sò solo che andavo alle elementari e avevano assegnato un compito, adesso non ricordo proprio che compito era, se disegnare un qualcosa o scrivere qualcosa, ma penso più la prima.
Ricordo, sempre vagamente, che non potevo o non volevo disegnare ed ero disperata, non sapevo cosa fare. 
Mio padre mi aiutò a creare un collage, un vero e proprio quadro fatto da ritagli di giornale, non ricordo di cosa trattava, ho come immagine impressa un occhio in mezzo alle nuvole, e mi ricordo mio padre che mi spiegava che quello era dio che osservava tutto, c'era un qualcosa di mistico in quel collage "da 2 soldi" (oggi sarebbe stato preso per riferimento agl'illuminati) era bellissimo, più mio padre mi aiutava a crearlo, più la spiegazione prendeva senso,il collage prendeva senso, ero felice e soddisfatta, anzi no ero proprio orgogliosa, di mio padre, di me e del nostro collage.

Poi l'indomani lo presentai a scuola ed ovviamente la maestra lo guardò con orrore, non ricordo bene cosa disse ma ricordo la sua espressione e ricordo che mi mando a sedere con un amarezza infinita.
Povera scemala maestra, io e mio padre avevamo creato un opera d'arte e lei non ne approfittò ma soprattutto non capì.

Bene, non sono mai stata compresa, ma di questo non me ne vergogno, anzi! 
E soprattutto se sono quello che sono non è merito mio, non solo.

Adesso che mi son messa a ricordare, un altro evento passato mi sfiora.
Sempre in quella classe, non ricordo molto, solo che era quadrata e grande, si la ricordo grande quadrata color avana e verde scuro, più tante macchie di colore, credo fossero disegni appesi, cavolate del genere... banchi e compagni di classe.
Ricordo di aver avuto un nuovo quaderno, di quello con la copertina rigida, una cosa "di lusso", di colore rosso ed avevo un aria da segretaria, seduta lontana dal banco giocavo con la matita (o penna non sò) in bocca.
Dovevamo svolgere un tema, "Che lavoro vorresti fare da grande?"
La maestra lo chiedeva ad uno per uno prima d'iniziare questo compito, mi ricordo "Dottoressa" "Maestra" "Calciatore" poi arrivò a me e dissi "Cubista", sempre lo stesso sguardo del pensiero di prima, "Angela...." non ricordo cosa disse, ricordo solo che feci un tema sull'essere veterinario.
Che amavo gli animali era ovvio, che ne avevo incontrati troppi era sicuro.



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